La tua infanzia dev’essere stata sull’uscio
seduto sulla terra la sera
col suo spazio negli occhi
che oggi hanno domande identiche
e identiche risposte.
La tua infanzia come un frutto restato
sulla cima dell’albero,
cui non ho bevuto col cuore dei tuoi giochi
di cui non vidi le brucianti stelle.
Tracce della tua infanzia perduta
sono parole morte nella tua bocca,
muffe di fiori lontani.
Il ricordo vacilla senza sostegno
e si apre un varco di giorni
che portino al cuore della cosa.
Il cuore della cosa è una foglia caduta
il cuore della cosa è una scodella vuota
il cuore della cosa era a ritroso
sulla terra dove sedevi la sera
sull’albero di cui eri un frutto orgoglioso.