"... Intercity numero nove tre cinque uno per Taranto, delle ore sette e diciannove, è in partenza al marciapiede undici... Attenzione! Allontanarsi dalla linea gialla...
Intercity per Taranto numero nove tre cinque uno per Taranto... Attenzione! Allontanarsi dalla linea gialla... -
- Aoh, scòstateee! -... una mano l’afferrò per il braccio, mentre il treno le volava davanti.
- Grazie, - mormorò senza voltarsi.
Indietreggiò tra la folla, ingoiando lacrime di rabbia.
Non riusciva a ricordare nulla, come fosse arrivata alla stazione, dove stesse scappando, chi la stava inseguendo, perché. La testa persa nella nebbia.
Qual’era il treno, e quale il binario?
- Signo’, spòstate!... e lèvate di mezzo! -
Tutti gridavano trascinando valige, urtandola, correndo; ma faceva fatica a muoversi, intorpidita da un dolore dalla nuca fino alle spalle.
- ... attenta, ecco qui il biglietto, carrozza sei, posto ventidue, è quello vicino al finestrino. Ripeti, alle sette e quarantadue... okay, scrivitelo da qualche parte, così, bravissima. Se lo perdi, prendi quello dopo, ma non ti muovere dalla stazione, per nessun motivo,capito?e soprattutto, non telefonare -.
Di chi era quella voce?